Un piccolo libro dal titolo intrigante: Le puoi leggere anche in tram, che contiene, sorprendentemente, tantissime storie brevi sulla vita e i suoi affanni, scritto con molta fantasia dal suo autore Nino Nonnis e pubblicato dalla casa editrice Palabanda Edizioni.
Come dicevo, si tratta di storie brevissime come fossero poesie o ancora meglio, come se fossero parodie, flash istantanei che nello spazio di pochi secondi, il tempo di leggerle, riescono a inquadrare una vita intera. E lo fanno con una sorta di compiacimento, ci conducono in un mondo a parte dove potersi guardare bene e riflettere su quello che siamo o siamo diventati.
Sotto questo aspetto si tratta di pagine veramente fenomenali, direi quasi fulminanti, perchè molte, la maggior parte, hanno un finale assolutamente inaspettato, spesso con un retrogusto ironico o amaro che le rende uniche.
Un ricordo infantile
Lo ricordo bambino
sporco scalzo e nervoso
i capelli scomposti
sorridente e pronto allo scherzo
montare
senza sella e senza paura
asini e cavalli bradi, talento sfida e coraggio.
Ora lavora in Germania
in una fabbrica di tappi.
Viene descritta una quotidianità spicciola che fa sorridere, che rimanda lo sguardo a come siamo noi tutti nella realtà, cesellando perfettamente i nostri piccoli e grandi vizi, assieme a qualche virtù.
Ci sono però anche poesie che hanno un tono più morbido e dolce, che risentono dell'influsso dei sentimenti e delle paure. Come questa, che si trova quasi alla fine della raccolta.
Poesia artificiosa e artefatta
Hai disarcionato le mie emozioni
cavalcando i miei sentimenti
e sei passata
ma sei rimasta
e quando bussano alla mia porta
rispondo "Non c'è nessuno"
prima che lo dicano gli altri.
Che poi sono le altre,
ostriche che mai aprirò
vento che mai mi spingerà.
Frantumo i miei ricordi
col martello del tuo.
Il giorno mi avvolge,
la notte la temo
presagio e paura del giorno nuovo
se pure ci sarà.
E rimescolo
nel mio ordine disordinato.
Sono precipitato nell'abisso
graffiando le sue lisce pareti
a seconda dell'età in cui entri.
Amore, e chiamala anche voglia
d'amore, a 30 anni, a 40 e a 60,
ognuno un aggettivo diverso.
E ora mi chiedo cosa e come sarà
a 80 anni se mai ci sarà
e se io ci sarò,
almeno per andare ai ricordi.
Un libro dunque da centellinare soavemente, per riconoscersi in qualche pagina, poesie minute che ci fanno da specchio per come siamo o per come non vorremmo essere, dipende da quale parte dello specchio stiamo guardando.
Ringrazio moltissimo la casa editrice Palabanda Edizioni che mi ha inviato in omaggio questo libro.
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