mercoledì 30 gennaio 2019

Sybil di Stefano Motta / Teka Edizioni





Sybil è un libro molto bello e particolare, scritto con grande perizia da Stefano Motta, saggista e romanziere brianzolo e pubblicato dalla casa editrice lecchese Teka Edizioni.

Con questa sua opera l'autore ha riunito due miti letterari assolutamente unici quali Sherlock Holmes e Dorian Gray nello stesso romanzo, inserendo tra loro la figura di Sybil, la cui morte sospetta sarà il trait d'union del libro e fulcro della trama stessa.


Dividevo con Sherlock Holmes l'appartamento al 221b di Baker Street già da qualche anno, da quando, ai primi di gennaio del 1881 incontrai al Criterion Bar il giovane Stamford, che era stato mio assistente quando ero a medico a Bart. Pranzammo insieme e il discorso finì irrimediabilmentesulla tragica sorte che mi aveva sin lì colpito: ero stato ferito durante uno scontro a fuoco in Afghanistan ed ero stato rimpatriato con gli onori militari, un un vitalizio dell'esercito come risarcimento per le ferite di guerra e la spalla sinistra malconcia con un osso ancora mezzo fracassato da un proiettile, anche se, in quel momento il mio problema principale era trovare una sistemazione confortevole a Londra a un prezzo ragionevole.
incipit 

Per intrecciare le vicende dei due grandi personaggi, l'autore si è ispirato a un dettaglio realmente accaduto nel 1890, quando sullo stesso magazine  letterario di Philadelphia furono pubblicati a pochi mesi di distanza, due romanzi : Il segno dei quattro e Il ritratto di Dorian Gray.

Questa contemporaneità ha dato lo spunto per sviluppare il romanzo giallo di oggi, romanzo che ha una trama basata su parecchi balzi temporali così da rendere la storia più intrigante, e che è diviso in due parti principali.
Nella prima il protagonista assoluto è il grande investigatore che ancora una volta insieme al suo fido amico dott. Watson cercherà di risolvere l'enigma dell'omicidio di Sybil, mentre nella seconda parte viene pienamente ripresa la storia di Oscar Wilde, dove il protagonista è Dorian.

Il libro è molto scorrevole, l'autore ricalca perfettamente lo spirito di entrambi i romanzi a cui si è ispirato, tanto che sembra quasi di leggere gli autori originali.
Al centro del romanzo è inserita anche una vecchia piantina della città di Londra, dove sono descritti i luoghi di cui si parla nelle pagine, con tanto di spiegazioni e immagini dei personaggi.

Come spiega l'autore stesso nelle ultime pagine del libro: lavorare a Sybil è stato un pò come mettersi nei panni di Stoddart, l'editore di entrambi, immaginare di avere sulla scrivania le bozze dei due lavori e averle confuse, maldestramente scompaginate e poi ricomposte come si mischiano le carte di un mazzo prima di iniziare una nuova mano.

Sicuramente un giallo di buona lettura.


Ringrazio la casa editrice Teka Edizioni per avermi inviato in omaggio questo bellissimo libro.


domenica 27 gennaio 2019

Piccole anime di Matilde Serao / Artetetra Edizioni




Questo piccolo grande libro della scrittrice Matilde Serao intitolato Piccole anime e pubblicato dalla casa editrice Artetetra, raccoglie dieci racconti molto brevi, al massimo tre o quattro pagine, che parlano di bambini nell'Italia del sud, alla fine dell' Ottocento.

Sono racconti molto molto belli, e una volta superato lo stupore e l'angoscia per le condizioni di vita quotidiana che descrivono, è possibile poter apprezzare i contenuti profondi e l'introspezione psicologica compresa nelle parole e nelle descrizioni dell'autrice.

La maggior parte dei bambini e delle bambine che entrano come protagonisti assoluti di queste storie, vive una vita fortemente disagiata, nella massima povertà materiale, nella solitudine dell'abbandono. Alcuni racconti parlano anche di storie meno disperate, bambini che vivono una condizione più agiata, sono anime più fortunate.

Direi però che l'aspetto più importante che colpisce il lettore, è la grande luminosità che traspare dall'animo interiore dei piccoli protagonisti, specialmente di quelli meno fortunati, una luce particolare ed immortale che non muta nella sua bellezza nemmeno nel corso dei secoli.

Dunque ogni racconto è una piccola chicca che regala uno spaccato di vita quotidiana, e getta uno sguardo realistico alla condizione dell'infanzia alla fine degli anni ottanta dell'ottocento, il libro venne pubblicato per la prima volta nel 1883.

Molto bella e ampiamente descrittiva anche l'introduzione a cura di Carmela Bianco, dove si raccontano molte cose sulla scrittrice e sulla sua vita, ma ancor di più sulla sua vasta galleria di scritti.

Come dicevo all'inizio, un piccolo grande libro che affascina il lettore.

Era una mendica. Aveva fame, aveva freddo, aveva sete. Aveva le gambe nude, i piedini scalzi che si deformavano nella mota. In quel gelido  giorno di febbraio, ella non portava che una camicia e un sottanino lacero e sfrangiato, mantenuto su, alla cinta, da uno spago. Aggrovigliato al collo, un brandello di sciarpa all'uncinetto.
cit.pag.33

Ringrazio profondamente la casa editrice Artetetra per avermi inviato in omaggio questo bellissimo libro.

giovedì 24 gennaio 2019

Grado sotto la pioggia di Andrea Nagele / Emons Edizioni


Oggi vi parlo di un bellissimo libro scritto da Andrea Nagele, autrice austriaca e psicoterapeuta, che divide la sua vita fra l'Austria e la città di Grado, dove appunto è ambientato tutto il romanzo, primo volume di una trilogia.

Grado sotto la pioggia è uno psicothriller assolutamente non violento e non cruento, pubblicato in Italia dalla casa editrice Emons.  Un libro che mostra la grande capacità introspettiva della scrittrice nel raccontare le vicende del suo romanzo e nel tratteggiare le pieghe caratteriali dei suoi personaggi. Come dice la stessa Andrea: mi interessa la zona grigia che si nasconde dietro alla quotidianità.

La lettura del libro inizia in modo davvero rocambolesco, con un prologo che permette di dare uno sguardo a quello che sarà il nocciolo della narrazione successiva. La trama poi si snoda in maniera molto avvincente e intrigante, riesce a trattenere il lettore incollato alle pagine del libro fino alla fine della storia.
E forse il merito è anche di quella atmosfera cupa e bellissima che incombe su tutto il romanzo, amplificata da una pioggia incessante o quasi, che tutto avvolge, sfumando sensazioni ed emozioni, una pioggia che diventa quasi il punto focale della storia.

Angelina Maria si avvolse in un lungo scialle e aprì la portafinesta. Fu sufficiente un rapido sguardo alle onde grigie e agitate per capire che non aveva ancora piovuto abbastanza. L'orizzonte era svanito. Dove di solito si vedeva brillare la linea chiara che separava il cielo dal mare, adesso c'era un unica massa densa e compatta, che sembrava stesa con una spatola e le ricordava la superficie ruvida di un dipinto a olio.
cit.pag.32

I personaggi principali sono tre donne diversissime colte in tre diverse età della vita: l'infanzia, la maturità e la vecchiaia. Strettamente legate le une alle altre, Laura, Franziska e Angelina vengono tratteggiate meravigliosamente dalla penna dell'autrice, sembra quasi di conoscerle di persona.
Insieme a loro c'è la figura di un commissario, protagonista altrettanto importante perchè rappresenta il filo conduttore della storia e... vi posso anticipare senta timore di spoilerare, che riserverà al lettore più di una sorpresa.

Infine, vorrei sottolineare come tutti i personaggi abbiano un profondo legame con il mare, che pur restando in sottofondo, diventa un riferimento indispensabile ai loro pensieri e alle loro riflessioni. Andrea infatti riesce a descriverlo nelle sue più ampie sfumature, in tutta la bellezza e colori e suoni: il mare entra a grande forza nel romanzo impregnando la vita dei personaggi stessi.

Decisamente un ottimo thriller, dall'incastro assolutamente perfetto. Consigliatissimo !!


Di questo romanzo, su richiesta dell'autrice stessa, ho registrato due brevi reading che possono essere ascoltati sul mio canale IgTV  di Instagram, seguendo questo link.

Ringrazio Andrea Nagele e la casa editrice Emons per avermi inviato in omaggio questo libro.


giovedì 17 gennaio 2019

Hotel Rwanda di Paul Rusesabagina / Il Canneto Editore



Oggi vi parlerò di un libro assolutamente speciale come lo sono tutte le storia vere :
Hotel Rwanda scritto da Paul Rusesabagina insieme al giornalista freelance Tom Zoellner e pubblicato in Italia da Il Canneto Editore.

Si tratta di un libro molto molto bello e molto molto coinvolgente, perchè riporta in prima persona e in modo davvero realistico, quello che è stato il terribile genocidio avvenuto in Rwanda all'inizio del 1994.
Racconta di come l'autore sia riuscito a salvare la vita di oltre 1200 persone, usando la sua incredibile abilità diplomatica, qualità che è propria di ogni grande direttore d'albergo, in un momento della storia umana di assoluta follia omicida.
Racconta anche la autobiografia dell'autore stesso, mescolando ricordi, memorie, fatti ed eventi in modo da rendere il lettore partecipe del proprio sentire.

Sono nato sul fianco di una ripida collina nell'estate del 1954. Mio padre era un agricoltore e mia madre lo aiutava nel lavoro. La nostra casa era fatta di fango  e bastoni. Eravamo circa a un miglio di distanza dal villaggio più vicino. Nei miei primi ricordi c'è un mondo verde e  luminoso, con focolari per cucinare e sorelle borbottanti che essiccavano al vento foglie di sorgo, e le calde braccia di mia madre. 
cit.pag.17

Devo dire che la narrazione delle pagine è talmente impressionante per carica emotiva che quando si inizia questo libro non si vorrebbe più smettere di leggerlo, la storia è infatti altamente avvincente, specie sapendo che i fatti presentati sono tutti assolutamente veri, vissuti dall'autore e dalla sua famiglia.

Sentii rumori di trambusto che provenivano dall'ingresso della sua casa e sbirciai da sopra il muro. C'era una banda dell'Interhamwe: erano tutti sovreccitati e impugnavano armi da fuoco e machete. Non c'era tempo per stare a riflettere. Scavalcai il muro e mi precipitai a chiedere aiuto a un vicino che sapevo essere un soldato dell'esercito ruandese , non però un estremista.
"Per favore " gli dissi quando mi aprì la porta "stanno per uccidere la vecchia vedova. Vieni a salvarla." Ma quando arrivammo, era già troppo tardi. Leocadia era morta, senza però evidenti ferite: era morta per un attacco di cuore. Non voglio sapere quale fu l'ultima cosa che vide.
cit.pag.90

Un 'opera che permette di gettare uno sguardo trasversale all'intera vicenda, con aspetti che riguardano l'antropologia, la storia, la psicologia, la politica e persino la filosofia dell'uomo.

Direi che è un libro molto sincero, l'autore descrive la realtà del mondo per quella che è veramente, rivelando la grande grandissima complessità della natura umana, ma soprattutto il suo lato più oscuro, quello che può essere presente in ognuno di noi, che può essere facilmente manipolato e che in questo libro si mostra in tutta la sua follia.

Dopo tutto sono un ruandese, e come tale so che tutte le cose passano tranne la storia. La storia non muore mai. E' ciò che ci definisce come civiltà e giorno dopo giorno, nel bene e nel male, noi non facciamo altro che vivere le nostre storie collettive. La gente continuua dirmi che quello che ho fatto al Mille Collines è stato eroico, ma io allora non la vedevo così, e non la vedo così nemmeno oggi. Offrivo solo un rifugio. Ero un direttore d'albergo che faceva il suo lavoro. Questa è la cosa migliore che si possa dire di me. Non ho mai voluto altro. E' il meglio che ho da offrire.
cit.pag.182

E dunque, questa opera rappresenta non solo una testimonianza degli eventi accaduti, ma anche e soprattutto un monito per il futuro.

Consigliatissimo, veramente un grande libro.


Ringrazio la casa editrice Il Canneto Editore per avermi inviato in omaggio questa meraviglia.




domenica 13 gennaio 2019

La misura di Gabriella Pirazzini / Giraldi Editore



La misura è un romanzo bello e intenso scritto da Gabriella Pirazzini, giornalista e figlia d'arte, al suo romanzo d'esordio dopo una raccolta di racconti, sempre pubblicati dalla casa editrice Giraldi Editore di Bologna.
I diritti d'autore del libro sono devoluti ad una onlus di cui l'autrice stessa è cofondatrice e che si occupa di aiutare le famiglie disagiate delle province di Parma e di Imola.

Il libro è diviso in quattro parti, anzi per meglio dire in tre parti più una, quella finale, che con un escamotage davvero insolito e molto ben congegnato, permette all'autrice di evitare in qualche modo, di scrivere la parola "fine" al suo romanzo, come lei stessa spiega nella nota all'inizio del libro.

L'isola non ha sapore. Odore, questo sì. Odore del vento che trapassa eucalipti e agavi, facendo ondeggiare fin nelle chiome le palme. E poi le bandiere. Degli  hotel, dei residence, delle case. Bianco blu e verde i colori, e il mare su cui si riflette il grigio delle nubi, a strisce variegate, un pò bianche dove il sole vorrebbe buttarsi fuori. E poi il rumore. Rumore delle onde, banale ma c'è. Forte. Onde piccole sulla sabbia, onde larghe al largo, increspature ricorrenti e continue sospinte dal vento che si acuisce, e fa venire la pelle d'oca sulle gambe nude. 
Incipit

Il romanzo racconta una storia abbastanza complessa, narrata in prima persona da quello che è in assoluto il personaggio principale, un uomo francese in vacanza insieme alla moglie e a due amici nell'isola d'Elba, luogo che rappresenta il fulcro intorno al quale si snoda tutta la vicenda.

Fin dalle prima pagine del romanzo l'uomo manifesta un grande malessere interiore che nemmeno il ritorno in Francia e la nascita di una figlia riusciranno a colmare.
Infatti in tutte le pagine c'è una corrente dolorosa sotterranea che si intuisce dai toni, dall'atmosfera, dalle note basse con cui il protagonista racconta gli avvenimenti.
Un uomo forse incapace di ritrovare se stesso, con un rapporto non sempre felice con la moglie che a sua volta nasconde un segreto, un uomo colpito dalla scomparsa della sorella, una figura piuttosto complicata che l'autrice descrive benissimo.

Si legge molto velocemente e ci sono molti spunti di riflessione anche personali, rispetto alla vicenda narrata. Forse la misura del titolo è quella che a volte, quasi senza che ne accorgiamo, superiamo o  amplifichiamo per ritrovarci poi fra le mani le sue dolorose conseguenze.

Un romanzo molto molto bello che parla del matrimonio, delle relazioni fra le persone e di questa splendida  isola nella quale, come confessa la stessa autrice, è nata la prima idea e poi la trama di questo libro.


Ringrazio la casa editrice Giraldi Editore per avermi inviato in omaggio questo bellissimo libro.