Sybil è un libro molto bello e particolare, scritto con grande perizia da Stefano Motta, saggista e romanziere brianzolo e pubblicato dalla casa editrice lecchese Teka Edizioni.
Con questa sua opera l'autore ha riunito due miti letterari assolutamente unici quali Sherlock Holmes e Dorian Gray nello stesso romanzo, inserendo tra loro la figura di Sybil, la cui morte sospetta sarà il trait d'union del libro e fulcro della trama stessa.
Dividevo con Sherlock Holmes l'appartamento al 221b di Baker Street già da qualche anno, da quando, ai primi di gennaio del 1881 incontrai al Criterion Bar il giovane Stamford, che era stato mio assistente quando ero a medico a Bart. Pranzammo insieme e il discorso finì irrimediabilmentesulla tragica sorte che mi aveva sin lì colpito: ero stato ferito durante uno scontro a fuoco in Afghanistan ed ero stato rimpatriato con gli onori militari, un un vitalizio dell'esercito come risarcimento per le ferite di guerra e la spalla sinistra malconcia con un osso ancora mezzo fracassato da un proiettile, anche se, in quel momento il mio problema principale era trovare una sistemazione confortevole a Londra a un prezzo ragionevole.
incipit
Per intrecciare le vicende dei due grandi personaggi, l'autore si è ispirato a un dettaglio realmente accaduto nel 1890, quando sullo stesso magazine letterario di Philadelphia furono pubblicati a pochi mesi di distanza, due romanzi : Il segno dei quattro e Il ritratto di Dorian Gray.
Questa contemporaneità ha dato lo spunto per sviluppare il romanzo giallo di oggi, romanzo che ha una trama basata su parecchi balzi temporali così da rendere la storia più intrigante, e che è diviso in due parti principali.
Nella prima il protagonista assoluto è il grande investigatore che ancora una volta insieme al suo fido amico dott. Watson cercherà di risolvere l'enigma dell'omicidio di Sybil, mentre nella seconda parte viene pienamente ripresa la storia di Oscar Wilde, dove il protagonista è Dorian.
Il libro è molto scorrevole, l'autore ricalca perfettamente lo spirito di entrambi i romanzi a cui si è ispirato, tanto che sembra quasi di leggere gli autori originali.
Al centro del romanzo è inserita anche una vecchia piantina della città di Londra, dove sono descritti i luoghi di cui si parla nelle pagine, con tanto di spiegazioni e immagini dei personaggi.
Come spiega l'autore stesso nelle ultime pagine del libro: lavorare a Sybil è stato un pò come mettersi nei panni di Stoddart, l'editore di entrambi, immaginare di avere sulla scrivania le bozze dei due lavori e averle confuse, maldestramente scompaginate e poi ricomposte come si mischiano le carte di un mazzo prima di iniziare una nuova mano.
Sicuramente un giallo di buona lettura.
Ringrazio la casa editrice Teka Edizioni per avermi inviato in omaggio questo bellissimo libro.
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