La misura è un romanzo bello e intenso scritto da Gabriella Pirazzini, giornalista e figlia d'arte, al suo romanzo d'esordio dopo una raccolta di racconti, sempre pubblicati dalla casa editrice Giraldi Editore di Bologna.
I diritti d'autore del libro sono devoluti ad una onlus di cui l'autrice stessa è cofondatrice e che si occupa di aiutare le famiglie disagiate delle province di Parma e di Imola.
Il libro è diviso in quattro parti, anzi per meglio dire in tre parti più una, quella finale, che con un escamotage davvero insolito e molto ben congegnato, permette all'autrice di evitare in qualche modo, di scrivere la parola "fine" al suo romanzo, come lei stessa spiega nella nota all'inizio del libro.
L'isola non ha sapore. Odore, questo sì. Odore del vento che trapassa eucalipti e agavi, facendo ondeggiare fin nelle chiome le palme. E poi le bandiere. Degli hotel, dei residence, delle case. Bianco blu e verde i colori, e il mare su cui si riflette il grigio delle nubi, a strisce variegate, un pò bianche dove il sole vorrebbe buttarsi fuori. E poi il rumore. Rumore delle onde, banale ma c'è. Forte. Onde piccole sulla sabbia, onde larghe al largo, increspature ricorrenti e continue sospinte dal vento che si acuisce, e fa venire la pelle d'oca sulle gambe nude.
Incipit
Il romanzo racconta una storia abbastanza complessa, narrata in prima persona da quello che è in assoluto il personaggio principale, un uomo francese in vacanza insieme alla moglie e a due amici nell'isola d'Elba, luogo che rappresenta il fulcro intorno al quale si snoda tutta la vicenda.
Fin dalle prima pagine del romanzo l'uomo manifesta un grande malessere interiore che nemmeno il ritorno in Francia e la nascita di una figlia riusciranno a colmare.
Infatti in tutte le pagine c'è una corrente dolorosa sotterranea che si intuisce dai toni, dall'atmosfera, dalle note basse con cui il protagonista racconta gli avvenimenti.
Un uomo forse incapace di ritrovare se stesso, con un rapporto non sempre felice con la moglie che a sua volta nasconde un segreto, un uomo colpito dalla scomparsa della sorella, una figura piuttosto complicata che l'autrice descrive benissimo.
Si legge molto velocemente e ci sono molti spunti di riflessione anche personali, rispetto alla vicenda narrata. Forse la misura del titolo è quella che a volte, quasi senza che ne accorgiamo, superiamo o amplifichiamo per ritrovarci poi fra le mani le sue dolorose conseguenze.
Un romanzo molto molto bello che parla del matrimonio, delle relazioni fra le persone e di questa splendida isola nella quale, come confessa la stessa autrice, è nata la prima idea e poi la trama di questo libro.
Ringrazio la casa editrice Giraldi Editore per avermi inviato in omaggio questo bellissimo libro.
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