martedì 27 novembre 2018

Diario di una timida di Simona Tilocca


Un libro poetico e molto dolce, che parla alla parte più profonda di noi donne.

Diario di una timida è il terzo libro di Simona Tilocca, insegnante cagliaritana che con questo romanzo pubblicato dalla casa editrice Palabanda, racconta tutta la vita di Emma, protagonista assoluta del libro, figura timida e introversa fin dall'infanzia.
Prima bambina poi ragazza poi donna, Emma cercherà con grande fatica di conoscere la completezza delle proprie emozioni, riuscendo a viverle pienamente solo in età adulta, con parecchi postumi personali che la lasceranno dolente e contusa psicologicamente, più volte.

Devo dire che nella narrazione del libro, ogni fase della vita della protagonista è raccontata splendidamente, dall'infanzia all'adolescenza, i rapporti con la famiglia, gli studi e poi la vita autonoma, gli amori, le delusioni inevitabili e le scoperte di sé e degli altri.

Lui non la contattò più, lei nemmeno. La distanza fra loro si fece, per la prima volta, solida in modo tangibile. Il non esistere a vicenda nel tempo della realtà non era mai stato, neanche per un momento, motivo di attrito o di preoccupazione, affievolimento del desiderio e dell'interesse.
Ora invece era diventato concreto.
Cit pag 195 

E sempre presenti i libri, ad accompagnare la vita solitaria di Emma, a farle quasi da insegnanti nelle varie sfaccettature del mondo esterno, tra gli alti e i bassi della vita.

Aveva dato la colpa della sua infelicità alle letture, all'aver trascorso una vita solitaria e timorosa aggrappata ai libri, alla fantasia, e invece aveva sbagliato colpevole. Non erano loro la causa della sua sofferenza. I libri le avevano salvato la vita: da bambina quando il mondo le appariva incomprensibile e sfuggente, e le persone così crudeli; da adolescente quando si era sentita il guanto spaiato nel cassetto sbagliato; dopo ogni sconfitta, nella gioia. L'avevano forgiata, custodita, amata. Erano stare le sue mura e i soldati sugli spalti, e l'alba, che era risorta, ogni giorno.
Cit.pag.258

Emma è una figura femminile di donna che vive la sua vita sentimentale senza barriere difensive, incrociando relazioni che sono visibilmente segnate da un futuro difficile, una donna molto vulnerabile e fragile nei confronti dell'amore.

Anche per questo motivo, compare lungo il romanzo un sottile velo di malinconia, che si posa tra le pagine mano a mano che la narrazione diventa più introspettiva, quasi a voler scandagliare profondamente e con sottile accuratezza, l'animo femminile e le mille sensazioni che vi sono contenute.

Fu colta da un'inebriante sensazione di libertà, una felicità così intensa che le parve di galleggiare senza peso. La libertà dà dipendenza, però al contrario delle droghe non rende ciechi e sordi ad altre necessità che ci nobilitano, come la ricerca del bello, le emozioni, la grazia; non abbruttisce, non corrompe e non avvilisce, la libertà ci rende audaci, arditi, sfrenati.
Non si torna indietro, non perché ci si perde, ma perché ci si ritrova.
Cit.pag.199

Ho letto questo libro tutto di un fiato, spesso mi sono identificata con Emma anche nelle piccole cose, nelle speranze e nelle emozioni, gustandomi i mille riflessi della sua vita come se fossi accanto a lei, in veste di amica.
Un libro consigliatissimo, bello e affidabile, introverso quanto basta per renderlo lieve e delicato come un piccolo fiore.


Ringrazio moltissimo la casa editrice Palabanda Edizioni per avermi inviato in omaggio questo splendido libro.


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