domenica 2 dicembre 2018

Primavera senza sole di Maria Messina / Croce Edizioni




Il libro di oggi intitolato Primavera senza sole, è una piccola deliziosa chicca letteraria, scritta nei primi anni del Novecento da una autrice siciliana, Maria Messina, amica epistolare del grande Giovanni Verga.

Ho letto con grande piacere questo breve romanzo edito dalle edizioni Croce, apprezzando la semplicità della storia raccontata e i personaggi così realistici. Un romanzo del quotidiano, fatto di piccole cose, che racconta la vita di una giovane ingenua insegnante e di tutto il mondo sociale che le vive intorno.
Il fulcro della storia, luogo in cui si svolgono quasi completamente i fatti narrati, è il *baglio ovvero un edificio con una sorta di cortile interno sul quale si affacciano le vite di tutti i protagonisti.
L'universo compreso in questa ambientazione è ricco di scambi umani, di gesti famigliari fra vicini e parenti, di convenzioni da rispettare e anche di qualche intrigo.
Un flusso di parole, pettegolezzi e notizie ne costituisce l'anima e la bellezza, creando così la trama stessa del racconto.
Tutto ruota intorno al *baglio, che fa da contenitore a emozioni e speranze, crude realtà e bisogni inespressi, assecondando gli eventi vissuti dai tutti protagonisti.

Questa di Maria Messina è una storia legata soprattutto al mondo delle donne, sono loro che gestiscono quasi tutti gli aspetti della quotidianità delle famiglie e ne forgiano il presente oltre che il futuro. Con caparbietà, con forza. con coraggio, con amore.

Così inizia il romanzo:

"Comincia il tempo dei malvestiti..." sospirò donna Santa, chiudendo l'uscio a vetri che dava nel "baglio".
Orsola chinò la testa. S'era accostata al braciere, in sottana e sottovita, per riparare uno strappo nella camicetta che le serviva per andare a scuola. Era ancora spettinata, e il suo viso lungo, di già un po' appassito, pareva più pallido del solito.
"Un'estate dopo l'altra, un inverno dopo l'altro..."rispose con un lieve tremito di pianto nella voce,"e ci ritroviamo sempre allo stesso posto, con gli stessi cenci. Alla fine di ogni stagione si chiude la roba nelle casse, pensando di farci un capo di vestiario nuovo, al principio della stagione seguente...e poi..."

Leggendo questo incipit, non vi pare di essere a teatro? ...quando si apre il sipario e si spengono le luci e la scena è lì davanti voi tutta illuminata , la commedia prende vita senza preamboli, portandovi direttamente nel cuore della vicenda...

Un libro che mi è piaciuto molto, lo consiglio per una lettura che fa conoscere meglio i tempi passati e perché la bellezza delle donne è sempre stata piena di luce.

Ringrazio la casa editrice Croce Edizioni per avermi inviato in omaggio questo splendido libro.

P.S. Scarica a questo link la pagina con l'alfabeto natalizio da colorare !!

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