giovedì 12 luglio 2018

Conversazioni con l'autore / Stefano Galardini







"Dove è finito tutto il tempo ?"
"Dietro di noi" lui alzò le spalle, sorridendo ancora.
"Anzi, no" si corresse "dentro di noi."


Come vi avevo accennato in questo post, la settimana scorsa ho incontrato nuovamente Stefano Galardini per conversare insieme a lui del suo primo libro "Il tempo dentro di noi" e scoprirne così tutti i segreti.
All'incontro era presente anche Patrizia, che non  solo è la sua musa ispiratrice ma, come candidamente confessa lo stesso Stefano, anche la sua compagna, la sua editor e soprattutto la sua prima assoluta fan. A lei è dedicato il libro.

Stefano e Patrizia sono due belle persone, illuminate da una luce di profonda comunione, condividono lo stesso entusiasmo per la vita così come per la lettura e il rock duro.
Nel loro spazio personale hanno accolto una coppia di micetti deliziosi, Niky e Winston, di cui Patrizia mi fa subito vedere le foto, scegliendole con cura dal cellulare.

E' stato un incontro molto molto interessante, ora vi racconto come è andata...


Il libro di Stefano, così come è scritto nella note presenti alla fine del libro, è nato in seguito a una domanda, quasi una scommessa tra amici, perchè non provi a scrivere un libro?
La trama del romanzo infatti è proprio una storia di amicizia tra un uomo e una donna,, una storia che abbraccia tutta la vita, dalla giovinezza fino all'età matura, snodandosi lungo le vicende che inevitabilmente accadono nel corso degli anni. 
Da sottolineare che tutto il libro è influenzato dalle note di una famosa canzone, della quale viene riportato in prima pagina una parte del testo. La canzone in questione è amatissima dall'autore e anche dai suoi stessi personaggi, e si chiama All Apologies dei Nirvana.


"Mentì sapendo che non avrebbe mai potuto essere sincero sempre e in ogni momento, come non lo era stato quel giorno, omettendo che il sentirla così fragile lo spaventasse.
Mentì con il cuore leggero, sapendo che non si può essere sempre spietatamente sinceri con le persone a cui si vuole bene davvero"
pag.72

A proposito di personaggi,  ho chiesto all'autore qualcosa in più riguardo Luca e Lidia, i protagonisti del libro (il primo più fatalista e introverso, la seconda più ottimista e propositiva).
Mi ha risposto che questi personaggi rappresentano due aspetti diversi della vita: Luca simboleggia tutto quello che si è stati nel passato mentre Lidia rappresenta il modello a cui si tende, gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Stefano spiega che ha sviluppato i personaggi in modo non troppo definito, perchè ciascubo possa entrare nei loro panni, nei loro contorni.

Il libro ha una narrazione divisa in frammenti temporali, si apre con un tempo presente e poi ritorna nel passato seguendo il corso degli eventi dei due protagonisti, fino ad arrivare al duemilacinquantasei dove si conclude.  
Come mai hai scelto questa struttura narrativa chiedo all'autore, risponde che questa scelta narrativa gli ha permesso di scrivere una storia dall'inizio alla fine, lasciando ai lettori la capacità di creare i collegamenti fra i vari spazi temporali.


"...quel giorno impararono che in un rapporto profondo con un'altra persona esiste un mondo sotterraneo, una vita parallela dove scorre tutto il non detto, il taciuto, le cose che si pensano  ma non si possono o non si vogliono dire."
 pag 44


Stefano scrive al pc, a volte seguendo una scaletta che poi immancabilmente viene integrata con foglietti sparsi qui e là, seguendo l'ispirazione passeggera. Ma è vero che i personaggi ad un certo punto della scrittura prendono vita propria? E' proprio così mi risponde Stefano, nonostante la scaletta o l'intenzione di far muovere i personaggi in un certo modo, spesso fanno tutto da soli e alla fine ti accorgi che hai scritto tutta un'altra cosa rispetto a quello che pensavi inizialmente.

Sai Stefano, gli dico, ho trovato delle assonanze fra il tuo libro e Norwegian Wood di Murakami che per puro caso avevo appena finito di leggere, soprattutto per quanto riguarda la prima parte del romanzo. Mi guarda stupito ma accetta molto volentieri il complimento.

Hai terminato questo libro nel 2016, attualmente stai scrivendo qualcosa? La risposta non si fa attendere, lo scrittore emergente si sta dedicando ad un racconto (e...questa è un'anteprima assoluta) un racconto lungo dicevo, un giallo !!
E la notizia fa sorridere Patrizia che per sua stessa ammissione, è una divoratrice del genere poliziesco.


"La vita è piena a guardarla con attenzione, non esistono vuoti tra le varie parti, per quanto i rimpianti cerchino di simularne l'esistenza"
pag 228


L'incontro si conclude con una stretta di mano e un abbraccio, il tempo passa veloce quando si è in buona compagnia...

A very big thank you, Stefano e Patrizia !!





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